Madonna di Piedigrotta

“Fede e luce è legame non solo tra persone che sono forti, sane, in buona salute, ma legame con chi è più debole, legame con chi è normalmente rifiutato”.
… Sapete che un vero incontro, come un vero amore, sta nel saper dare ad un altro la sua libertà, conferire ad un altro la sua dignità umana, prenderlo in considerazione apprezzarlo e vedere in lui la sua bellezza il suo valore. E’ per questo che amore significa dare all’altro la sua dignità e rivelargli anche quali sono le sue capacità.
… Si tratta, per ciascuno di noi, di fare la pace là dove siamo, di portare insieme pesi e difficoltà, di incoraggiarsi e sostenersi a vicenda, di portare l’amore là dove viviamo. Non possiamo fare questo da soli ma lo facciamo con Gesù che ci dice: «non temere io sono con te».

«PERCHE CI GUARDANO, MAMMA?»
«… PERCHE SIAMO BELLI! »
Una mamma

« … partiremo con delle persone che non camminano bene, che sono in sedia a rotelle, con handicappati mentali, ma vivremo un qualcosa di straordinario: rideremo, celebreremo, pregheremo e festeggeremo insieme la nostra amicizia».

JEAN VANIER

FEDE E LUCE: PERCHÉ ANDARE A LOURDES

Nel 2001, Fede e Luce festeggerà il suo trentesimo anniversario. Per l’occasione rappresentanti delle comunità si incontreranno in un pellegrinaggio internazionale a Lourdes che si svolgerà dal giovedì Santo al martedì di Pasqua dei 2001.
Tutto ebbe inizio nel 1968 quando una coppia di genitori si vide rifiutare l’iscrizione ad un pellegrinaggio diocesano a Lourdes a causa dei loro due figli handicappati psichici gravi.
Marie Elene Mathieu e Jean Vanier furono profondamente commossi dalla sofferenza dei due genitori. Intuirono che bisognava organizzarsi in piccoli gruppi nei quali associare giovani amici così che i genitori non fossero lasciati soli con i loro figli. Dopo il primo pellegrinaggio nel 1971 Fede e Luce è continuata a crescere e oggi conta 1400 comunità sparse in 75 Paesi dei cinque continenti.
Forti nel coraggio che animò nel 1971 i primi sforzi, si punta al pellegrinaggio dei 2001 con rinnovata energia spirituale, perché essa possa sostenerci nei legami futuri.
Perché le famiglie provenienti da paesi con gravi difficoltà economiche possano partecipare al pellegrinaggio è necessaria la generosità di molti.
Saranno utili tutti i doni.

L’otre filata

Un venditore d’acqua ogni mattina si reca al fiume, riempie le sue otri, parte verso la città per distribuire l’acqua ai suoi clienti
Una delle due otri, filata, perde dell’acqua, l’altra nuovissima porta più soldi.
La povera otre rotta si sente inferiore, e decide un mattino di confidarsi con il suo padrone. Tu sai, gli dice, che io sono cosciente dei miei limiti. Tu perdi soldi a causa mia perchè sono piena a metà quando arriviamo in città. Perdona la mia debolezza.
L’indomani, sulla strada verso il fiume, il nostro padrone interpella l’otre filata e le dice:

– Guarda ai bordi della strada…

– È carino, è pieno di fiori – risponde l’otre…

– È grazie a te, replica il padrone, sei tu che ogni mattina innaffi il lato destro della strada! Ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada e tu, senza saperlo, li hai innaffiato ogni giorno…

Non dimenticarlo mai: siamo tutti un po’ feriti, ma Dio, se glielo chiediamo, sa fare delle meraviglie con le nostre debolezze.